6 settembre 2008

aspettando il 123

Immagine: "Inseguendo il bianconiglio" di alexdada, potete trovarla qui

Aspetto il 123. Dicono che debba passare di qui, lo sanno tutti, ma nessuno l'ha mai visto. Allora, come lo sanno? L'unica cosa che si sa è che tutte le volte che passa c'è un forte odore di fumo e terra bagnata. Anche se c'è il sole e la terra è secca, l'odore di terra bagnata ti entra dentro le narici, sale, sale, sale e arriva al cervello, così diventa sensazione, così diventa un modo per sapere che è passato il 123. Qualche volta c'è anche un coniglio che fa da controllore, si assicura che tutti abbiano il biglietto e se non ce l'hai vieni multato: due giri di corsa sulle punte, con le scarpette con la punta di gesso, lungo tutto il 123 e se non ci riesci devi scendere e non è mica facile scendere. Non si sa mai dove viaggi il 123, potrebbe essere in mare o per aria e lì, se devi scendere, sono guai!
Io il biglietto me lo sono procurato, l'ho trovato nella crepa del muretto azzurro che dà sul mare, qualcuno mi aveva lasciato un foglio di marzapane con le indicazioni per cercarlo e l'ho trovato! Chi e perché me lo abbia lasciato è ancora un mistero, però dicono che se qualcuno ti lascia le indicazioni per un viaggio sul 123 è arrivato il momento di fare la valigia e andare. Io ho trovato il biglietto, l'ho messo in tasca, sono andata a casa e ho fatto il mio bagaglio: una lucciola, uno spartito musicale, le scarpette da tip tap, un gessetto giallo e un cestino pieno di fragole.
Sono pronta, sento odore di terra bagnata e fumo, sta arrivando, ne sono sicura, il viaggio sta per cominciare.

2 commenti:

  1. Sei visionaria ed estremamente dolce.
    E leggera. Leggera come nuvola.

    miri

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  2. Le nuvole hanno un buon sapore, adesso lo so :)

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