12 settembre 2008
pensieri fisarmonica e profumo di limoni
Li ho ritrovati così, tutti accartocciati, pensieri e voce, pensieri plissettati, pensieri fisarmonica. Voci. Dove sei? Dove sei? In sogno, dove sei? Occhi aperti e un velo di zucchero. Non resisto, lo so che non resisto, lo so, però stavolta sì, stavolta lo faccio sul serio, stavolta non salto, stavolta si sta giù, tutti giù per terra. Suono la fisarmonica, non sapevo di saper suonare così bene, non sapevo di saper suonare, però suono e muovo piano le dita sulla fisarmonica e un pensiero, due pensieri, tre pensieri e una voce. Dove sei? Dove sei? Un sogno, ma stavolta no, stavolta cambio gioco e si sta giù per terra. Seguo l’influsso di Saturno ed è un passaggio lento, scivola lento e denso come glassa al limone, dolceamara, ma così intensa, così profumata. Profumo di pensieri plissettati e voci, dove sei? Perché non ci sei? Perché gridi? No, resta giù, tutti giù per terra, scivola sulla glassa al limone, profuma di giallo, profuma anche un po’ di me, profuma di blu per una volta, solo per una volta, profuma di noi, solo una volta, solo questa volta, ma adesso stai giù e grida, suona, grida, ci sei, dove sei, ci sei. Giù, qui giù, tutti giù per terra e profumo di limone e profumo di noi. Suona.
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