22 febbraio 2011

cumulonembo di parole ( di Valentina Luberto e Pasquale Chirchiglia)



...soffiato in uno scambio surreale tra sogno e realtà


Magritte, La battaglia delle Argonne




Non scrivo, non leggo, ma sono a letto.
Il sonno non viene, i cavoli nascono sotto i bambini, i gatti pescano in riva al mare e le nuvole piovono verso l’alto.(*)
Le nuvole sanno sempre che fare, anche quando hanno il singhiozzo, anche quando fanno…hic!
E per farselo passare? Bevono lunghi sorsi d’aria, trattengono i fulmini o un cumulonembo le spaventa?
Quelle rosse sono nuvole timide.(*)
Quelle rosse non chiedono il permesso, non per sfrontatezza, ma solo per non farsi ingoiare dall’esitazione. Una pennellata di rosso sulle guance e un pizzico sulle labbra.
E forse una di loro ti ha preso il sonno.
Ti sta cullando e sa quello che fa.
Le nuvole rosse sanno sempre quello che fanno, anche quando hanno il singhiozzo, anche quando scompaiono nel vapore di una locomotiva in partenza.





...dalla surreale collaborazione di Valentina Luberto e Pasquale Chirchiglia (* che ringrazio per le parti in corsivo e per la scelta della suggestione musicale)


11 febbraio 2011

distrazioni



Angelo smemorato, P. Klee




Vive qualcosa, tra il battito del cuore e il suono della pioggia, che non so spiegare. Dice e io ascolto senza dire. Ascolto e il silenzio, adesso, vive. Vive in una parola che non è per me, ma sento mia, nei pensieri che si perdono in una muta rincorsa, nel sole che si nasconde per farsi ritrovare in un sorriso. Distratto. Come i miei pensieri, come quella r che non so mai quando compare. Come il battito del cuore e il suono della pioggia.
Vive qualcosa in quello spazio e io lo so. Lo so, mentre con le dita accarezzo una parola. Non è per me, ma la sento mia. Lo dico senza dire, mentre il sole si nasconde per sorprendermi sul mio sorriso. Vive qualcosa, tra il battito del cuore e il suono della pioggia e non c’è bisogno di spiegare.