2 luglio 2009

viaggio


Avrei preso quel treno anche se fosse stato in corsa. Ci sarei saltata su, come salta l’incertezza la pelle che riconosce gli occhi. Senza bagaglio, se non l’attesa accarezzata tra le parole di una canzone e le macchie d’inchiostro di un vecchio libro ingiallito. Avrei sorriso ai miei occhi riflessi sul finestrino con la consapevolezza che il viaggio non è che una promessa che scivola tra le porte scorrevoli dello scompartimento d’un treno. Sarei stata puntualmente in anticipo: lo avrei preso.Lo avrei preso anche solo per quella tua espressione buffa che mi aspettava alla stazione e che rideva sotto i baffi, mentre mi legavi il cuore stringendomi le mani.

5 commenti:

  1. lo sai che c'ero rimasta male a non ritrovarti più?trovi anche me qui...d ieri...stesso pensiero ma mantengo l'altro blog ancora...un bacio ritrovata amicafolletta!A.

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  2. il riflesso nel finestrino, un monito o quello che vorremmo che fosse, e il nostro respiro che vaporizza e scalda il vetro, un sospiro e un pensiero...

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  3. Xsunduv: io qui ci sono da un po', è il mio nascondiglio. diventa sempre più la mia "casa". un abbraccio forte!

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  4. X Anonimo: il finestrino riflette l'attesa dell'anima. un pensiero per te. sempre.

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  5. I treni mi ispirano moltissimo, e anche te, vedo :D i treni sono esseri magici davvero che ci portano dove vorremmo arrivare. Certe volte ci fanno vedere paesaggi meravigliosi attraverso il finestrino e tu dici "ehi come mi piacerebbe fermarmi proprio là", ma in effetti i treni non lo dicono, ma sanno esattamente quale sia la fermata giusta per te. E quando il treno rallenta e la scorgi, ti batte forte il cuore, come se facesse ciuff ciuff per conto suo. Allora sai che del treno ti puoi fidare perchè ti ha portato esattamente dove avevi bisogno di arrivare e neanche lo sapevi.
    un bacio
    miri

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