18 ottobre 2008

pensieribianchi all'ombra di un salice lacrimoso





Mi vestirei di bianco, latte profumato di vaniglia. Vestirei di bianco pensieri, respiri, parole e ombre. Mi vestirei di bianco e siederei su quella panchina sotto il salice piangente, alzerei lo sguardo e mi godrei il silenzio verde dei suoi rami lacrimosi. Vestirei di bianco i miei disegni dipinti nel vento, sfumandoli di ghiaccio. Mi vestirei di bianco e giocherei con il sole che sbircia tra i rami lacrimosi le mie facce buffe, farei di tutto perché smettessero di piangere. Vestirei di bianco i miei occhi curiosi e le mie mani impazienti e canterei sottovoce per ingannare tutti quei "chissà" nascosti nel mio sguardo incerto. Mi vestirei di bianco solo per te, solo una volta, bianco dipinto di neve. Ti aspetterei e ti direi: “Quest’attesa è solo tua, solo nostra” e lo direi sottovoce, sotto il salice lacrimoso, stropicciando con una mano il mio vestito bianco profumato d’attesa.


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