Ho pensato che di provvista di sale ne ho abbastanza. Posso salare senza problemi almeno fino al 2010 e, pensandoci bene, potrei anche preparare alici sotto sale per papà. Oddio, mi farà un po’ impressione pulirle, ma credo di potercela fare. Con tutto il sale che ho posso imparare a creare statue di sale, lampade al sale, figurine di pasta di sale, senza contare tutti i modi in cui posso usarlo in cucina, insomma posso estrinsecare appieno la mia creatività. Chi lo avrebbe mai detto che avrei avuto così tanti modi per utilizzare tutto questo sale? Mi ritrovo questa gran quantità di sale, sedimentatasi non so neppure in quale tempo, ovunque, anche nei posti più impensati. Ho trovato sale anche sulla mia terrazza, sono stata giorni a chiedermi come fosse arrivato fin lì, poi mi sono ricordata di esserci passata quel pomeriggio di luglio e tutto è stato chiaro. Ho sale dappertutto, ho sale nelle tasche della giacca, tra le cuciture della mia maglia preferita, tra le trame del tappeto, tra le dita, tra i capelli e perfino tra i denti. Sale nei ricordi e nelle note che non smetto di cantare, sulla suola delle scarpe e nei pensieri, pensieri al sale che spero non s’induriscano troppo. Intanto scende una lacrima, mi bagna le labbra e penso: “Basta, di sale ne ho una gran provvista, potrei farne a meno fino al 2010, forse anche per più tempo. Basta ché poi ne trovo altro anche nei posti più impensati , poi non ricordo come c’è finito e poi devo ripensare a quel pomeriggio di luglio e magari vien fuori altro sale. Basta con il sale, adesso c’è bisogno dello zucchero, del resto, mia nonna lo diceva sempre: se il sugo è troppo amaro basta aggiungere un pizzico di zucchero e il gioco è fatto!” . Qualcuno sa dove posso trovare dello di zucchero? Nel caso qualcuno ne avesse un po’, potrebbe lasciarlo nella cassetta per le lettere rossa accanto al cancello. Potrei ricambiare con una statua di sale, una lampada al sale, una figurina di pasta di sale. Potrei anche rubare qualche alice sotto sale per il mio papà, è vero, non le ho mai fatte, ma sono brava in cucina quindi il risultato è quasi garantito. Ci sarebbe sempre il sale puro, lo metterei in un bel vasetto di vetro colorato per poterlo usare come meglio si crede. Io suggerisco le statue di sale, richiedono pazienza, cura e attenzione, ma il risultato… ah il risultato vi sorprenderà!
1 ottobre 2008
cassetta per sale da barattare
Ho pensato che di provvista di sale ne ho abbastanza. Posso salare senza problemi almeno fino al 2010 e, pensandoci bene, potrei anche preparare alici sotto sale per papà. Oddio, mi farà un po’ impressione pulirle, ma credo di potercela fare. Con tutto il sale che ho posso imparare a creare statue di sale, lampade al sale, figurine di pasta di sale, senza contare tutti i modi in cui posso usarlo in cucina, insomma posso estrinsecare appieno la mia creatività. Chi lo avrebbe mai detto che avrei avuto così tanti modi per utilizzare tutto questo sale? Mi ritrovo questa gran quantità di sale, sedimentatasi non so neppure in quale tempo, ovunque, anche nei posti più impensati. Ho trovato sale anche sulla mia terrazza, sono stata giorni a chiedermi come fosse arrivato fin lì, poi mi sono ricordata di esserci passata quel pomeriggio di luglio e tutto è stato chiaro. Ho sale dappertutto, ho sale nelle tasche della giacca, tra le cuciture della mia maglia preferita, tra le trame del tappeto, tra le dita, tra i capelli e perfino tra i denti. Sale nei ricordi e nelle note che non smetto di cantare, sulla suola delle scarpe e nei pensieri, pensieri al sale che spero non s’induriscano troppo. Intanto scende una lacrima, mi bagna le labbra e penso: “Basta, di sale ne ho una gran provvista, potrei farne a meno fino al 2010, forse anche per più tempo. Basta ché poi ne trovo altro anche nei posti più impensati , poi non ricordo come c’è finito e poi devo ripensare a quel pomeriggio di luglio e magari vien fuori altro sale. Basta con il sale, adesso c’è bisogno dello zucchero, del resto, mia nonna lo diceva sempre: se il sugo è troppo amaro basta aggiungere un pizzico di zucchero e il gioco è fatto!” . Qualcuno sa dove posso trovare dello di zucchero? Nel caso qualcuno ne avesse un po’, potrebbe lasciarlo nella cassetta per le lettere rossa accanto al cancello. Potrei ricambiare con una statua di sale, una lampada al sale, una figurina di pasta di sale. Potrei anche rubare qualche alice sotto sale per il mio papà, è vero, non le ho mai fatte, ma sono brava in cucina quindi il risultato è quasi garantito. Ci sarebbe sempre il sale puro, lo metterei in un bel vasetto di vetro colorato per poterlo usare come meglio si crede. Io suggerisco le statue di sale, richiedono pazienza, cura e attenzione, ma il risultato… ah il risultato vi sorprenderà!
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