25 marzo 2008

il filo rosso perduto

Soffio delicato e sottile 
Azzurro e arancio come i colori d’estate
Un gabbiano e un ricordo
Il ricordo di quello che c’è stato
E già non c’è più
Di quello che c’è stato?
Un sogno, forse un sogno
Adesso ritagli di stoffa colorata
Dalle fantasie che non riesco a far combaciare
Non trovo il cotone per cucirle insieme
Ho perso il filo
Era un filo rosso, un filo sottile
Uno di quei fili sottili che però non si spezzano
Chissà se qualcuno lo ha visto
Chissà se qualcuno lo ha preso
Chissà… se lo vedi me lo riporti?
Lo cerco, lo cerco da tanto

Pensavo di averlo trovato.
Pensavo... e adesso non c’è più
però, non so perché, io sono sicura di ritrovarlo
Tu, però, se lo vedi riportamelo
Devo cucire i miei pezzi di stoffa colorata
e che io… io lo cerco, lo cerco da così tanto!


Immagine: Natura morta, P.Picasso

3 commenti:

  1. Novella Arianna cerca il filo per se e non per quel traditore di Teseo! Bene.

    RispondiElimina
  2. Per "sè/sé/sé" perdonami, Vale.

    RispondiElimina
  3. Ciao Maria :)
    Questo scritto è del 2008, ma i fili rossi non si perdono mai ;)
    Un abbraccio e... no, nessun Teseo traditore :)))

    RispondiElimina