22 novembre 2020

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Lei incontra lui, un attimo prima di lasciare un posto in cui neppure voleva andare.
Lui incontra lei, in un posto in cui ancora non sa di voler ritornare.
È una storia che si riscrive ogni volta perché lei perde sempre un po' di lui che non sa se vuole davvero trovare lei.
E ci sono tante parole che riempiono uno spazio bianco in cui si disegna, poco a poco, una storia che, cercarla tra tutto quell'inchiostro, è come decifrare una mappa consumata dal tempo.
Questo segno cosa sarà?
Un confine?
Una città?
Un posto segreto che nessuno mai incontrerà?
C'è da srotolare la trama, come si fa con un rotolo di pasta sfoglia che scivola veloce su un piano infarinato.
La farina sbuffa ovunque, è come nebbia.
In tutta quella nebbia, lei cerca di vedere lui, non sempre ci riesce, ma continua a cercare perché le piace avere quelle piccole nuvole di farina che viaggiano sul suo viso e la rendono ogni volta nuova.
Lui, qualche volta, riesce a scorgere lei, qualche altra, si perde e pensa di non trovarla più o non averla mai incontrata. 
E c'è un finale che non si lascia trovare, è un po' avvolto nella nebbia e un po' attorcigliato nei pensieri di lei e lui che ancora non hanno un appuntamento da non mancare.


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