9 settembre 2016

E cerchi, cerchi qualcosa, qualcuno, chissà.







Qualche volta qualcuno, qualcosa, ritorna o chissà. Chissà quante volte, in tutto questo tempo, i cerchi hanno girato cercando, tornandoci su. Su cosa? Su questo ci devo pensare o ci ho pensato così tanto che i cerchi si son consumati, feriti, aperti. Così tutto si è rovesciato come l’acqua di sorgente, in quelle bellissime anfore d’argilla, che proprio non vuole confini, anche se questi sono delle profumate linee d’argilla rossa che sanno di terra, di casa. Casa, sto per tornare! Quando tutto torna, qualche volta, tutto è nuovo, nonostante tu lo conosca a memoria [credi]. E cerchi, cerchi qualcosa, qualcuno, chissà. I cerchi son diventati linee e le linee d’argilla sono solo tanti orizzonti da saltare.  


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