15 giugno 2016

però, se fosse davvero così, allora...




Mi ricordo di un tempo lontano lontano. Correva saltando tra un “no, ti assicuro che non è così” e un “però, se fosse davvero così, allora…” 
Allora niente. Se apro la tasca della giacca e cerco in fondo, dove nascondo tutte quelle cose che devo dimenticare, sapendo sempre, esattamente, dove andarle a cercare; ecco, se sbircio in quella tasca trovo te, me, una canzone, un bacio rubato, la voglia di dimenticare - per poi ritrovare- e tutte quelle cose che ho nascosto perché nessuno le vedesse mai. Forse nemmeno io avrei dovuto vedere, cercare, qualche volta, trovare. E poi perdere, una, due tre parole, mettiamone qualcuna in più che non si sa mai, che non so mai, tutte le volte che inizio a scrivere, dove andrò a finire, come andrà a finire. Così, come questa sera, apro una tasca a caso, faccio finta di non sapere cosa stia cercando. In realtà, non cerco niente, ma trovo una canzone che non rivelerò mai. La sto ascoltando tutta d’un fiato, tutta a suon di pelle, quella che ho lasciato in quel tempo, in quello spazio, in quell’angolo di una tasca in cui tutte le volte infilo distrattamente la mano, incontrando qualcosa che mi ha perso e da cui non voglio farmi trovare.

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