5 luglio 2012

ferite di luce

Hopper, Reclining Nude 1924–27 , acquerello



C’è una musica. Una musica lontana legata a due mani ancora slegate. Vicine, nella penombra all’ombra delle luci di un sentiero di candele e occhi fissi sulle ferite di luce. Poi ci sono occhi che non seguono gli altri, ascoltano la musica lontana legata a due mani non più slegate. Le mani sono vicine, gli occhi non molto distanti, ma ancora troppo per potersi incontrare. Nel quasi buio ferito di luce, sanguinano gocce di vita. Una alla volta, stillano dal pianto argenteo di occhi che non sanno di piangere. Sono occhi che aspettano di allontanarsi dal sentiero delle candele. Aspettano che le ferite non brucino più. Aspettano. Poi ci sono le labbra. E se ne infischiano della musica, delle candele e delle ferite. Loro non aspettano. Bevono tutta la luce che possono e delle gocce di vita che sanguinano si fanno riparo. E ci sono gli occhi. Non sempre si legano, qualche volta si lasciano andare per ritrovarsi nella ferita di luce di un bacio.




9 commenti:

  1. sembra che siano le parole a suonare la melodia del pianoforte.... che bello :3

    RispondiElimina
  2. Grazie Momo <3,
    qualche volta, a scrivere la partitura ci pensano i sogni...
    Un sorriso per Te!

    RispondiElimina
  3. Se sempre così musicale...elegante :-)

    RispondiElimina
  4. Volevo scrivere "sei sempre così musicale..." :-) (che basta una lettera in piu' o in meno per cambiare il senso del tutto...)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a Te che sei sempre la benvenuta ;)
      Un abbraccio!

      Elimina
  5. Belle le parole, bella la musica, bella la scelta del dipinto. E brava tu!

    RispondiElimina
  6. Bella anche tu :D
    Grazie... io felice :D

    RispondiElimina
  7. Che belle parole!!!! Pura poesia... e bella anche la musica che fa da sottofondo... Tutto bellissimo! (scusa se sono ripetitiva!) ^_^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Terry, sono felice ti piaccia :)
      Benvenuta!

      Elimina