24 luglio 2010

Partenze sgualcite e sogni da provare ad indossare


Certe partenze non sono come le altre; te ne accorgi dal volume che occupano i bagagli nell'abitacolo della vettura. Molti pensano che un'auto piena riveli una partenza che non preveda un ritorno a breve. Io, invece, penso che più vuota sia l'auto, più voglia si abbia di partire e, forse, son proprio quelle le partenze che mettono in dubbio persino un ritorno. Ho un'auto piccola, una di quelle che quasi non vedi. No, non l'ho presa così perché "è di moda", la mia scelta ha un senso ben diverso. Ho sempre pensato non sarebbe mai stato lo spazio d'una vettura quello che avrei avuto assolutamente bisogno di riempire e, allo steso modo, ho sempre saputo che le cose a cui non avrei mai voluto rinunciare partendo sarebbero entrate in molto meno spazio di quanto si potesse pensare. Quello di cui ho sempre avuto bisogno occupa lo spazio che c'è tra me e i miei sogni. I sogni, quelli, poi, non li lascerei a casa mai! Quelli, son adagiati con cura nella "valigia" a cui tengo di più. "Cuore" lo chiamano tutti così; io la chiamo "valigia dei sogni". Se non fosse che quella forma con due curve e una punta, dicono rivolta verso sinistra, qualche volta la trovi così difficile anche solo da nominare, forse, i miei sogni, ci starebbero anche più larghi dentro. E' lì che li ho sempre adagiati, qualche volta ripiegandoli con cura, altre volte lasciando che qualche piega ne segnasse la superficie ché si sa, non tutti riesci a toccarli per davvero, così, ci lasci qualche segno almeno per non dimenticarli. L'ho appena detto, io con quella "valigia" lì ho un raporto difficlie, ma è anche quella a cui tengo di più. Lo so che ti stai chiedendo "perché" ed io vorrei davvero affidarti una risposta, ma non ce l'ho! Forse è perché, tutte le volte che la apro, i sogni sgualciti son molti di più di quelli piegati con cura che hai indossato o stai per indossare e, forse, è proprio per questo che oggi sto partendo. Lascio quelli che dovrebbero essere i "miei posti", quelli che mi hanno vista crescere, soffrire, gioire e che, ora, non possono nulla per trattenermi qui. Adesso ci siamo soltanto io e una partenza sgualcita che non si può più rimandare. La macchina è pronta, nell'abitacolo nessun bagaglio, solo la mia "valigia dei sogni", solo il cuore ché dovunque vada, qualsiasi cosa succeda: è lì che abito. Da sempre.



10 commenti:

  1. a volte quella valigia vorrei dimenticarmela in qualche aeroporto, ma alla fine me la riportano sempre.

    RispondiElimina
  2. Io non riesco a dimenticarla mai, nonostante tutto. Grazie Lorenzo!

    RispondiElimina
  3. la mia valigia è pronta da un pezzo, ora mi manca solo il biglietto, che la macchina, a poco mi serve

    RispondiElimina
  4. Che sia un buon viaggio Mal, ma non dimenticare di lasciarmi un piccolo sentiero per raggiungerti. Ovunque vada, mi piacerebbe sapere dove sei, anche solo per esser certa di poterti raggiungere un giorno. Ti sorrido, come sempre.

    RispondiElimina
  5. Partenze e valige..l'ignoto la meta dei nosti piccoli e stressati neuroni che si dimenano in questo mare battuto dal vento che a volte sembra limpido...ne scorgiamo anche il fondale dalla superficie...a volte è così grigio e torbido che non ce la facciam neppure ad incresparlo con un dito. Sono vertiginosi passaggi dalle cime sublimi a barati scuri e profondi....

    Un abbraccio e grazie del tuo passaggio io e Alice

    RispondiElimina
  6. Vorrei fare un salto, ma non ne ho il coraggio. Un salto come quello di Alice, vorrei essere un po' lei, lo sono per tante cosa, ma il coraggio di seguire il bianconiglio mi manca...almeno adesso.
    baciotti piccole mie

    RispondiElimina
  7. Io ho preso quella valigia tempo fa e l'ho riposta dentro un grande armadio sperando di evitare di sentirla "battere" di notte per farsi aprire ancora una volta. La mia valigia è di rosso colorata...anche se ultimamente si sta un po' sbiadendo! Ciaoooo!

    RispondiElimina
  8. Ciao Lois :)
    in realtà, questo pezzo doveva essere un esperimento per un gruppo virtuale di scrittura creativa virtuale di cui faccio parte. Però, ho iniziato a scrivere e alla fine c'era tanto del mio. Io, quella valigia ce l'ho sempre pronta, qualche volta ci litigo, qualche altra mi manca, qualche altra ancora è troppa...insomma, l'unica cosa certa è che non ne posso fare a meno, comunque vada.
    un abbraccio forte forte

    RispondiElimina
  9. "Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com'è, perché tutto sarebbe come non è, e viceversa! Ciò che è, non sarebbe e ciò che non è, sarebbe!" forse un mondo alla rovescia o che giri al contrario di come gira sarebbe meglio...in realtà poi credo che per indole umana anche lì troveremo dei difetti... magari se ci mettiamo di impegno riusciremo almeno a convincere i PERCHè a prendersi una vacanza....anche breve...

    Un abbraccio iO e Alice, buona settimana

    RispondiElimina
  10. Care amiche, credo che Alice la sappia lunga e credo anche che i "perché" prima o poi in vacanza ci debbano andare, noi sai cosa facciamo? Iniziamo a far finta che non ci siano e andiamo a farci una bella passeggiata ;)
    Buona settimana a Voi :)

    RispondiElimina