“Clementina? Clementina, svegliati: è ora!”
“È ora”,
come se fosse naturale dover sapere quando è ora d’esser svegli!
Sveglia,
poi!
Io sono
sveglia, me ne accorgo, sapete? Se non fossi sveglia non potrei parlare con
voi.
Ecco, questa
è una prova.
Mi ascoltate?
Riuscite a
sentirmi?
Non dite
nulla, quindi dite tutto: silenzio assenso.
Ok, che sia
sveglia è stato stabilito, ma… sarà l’ora giusta?
“Clementina? Clementina, svegliati: è ora!”
Perché
questa voce si ostina a parlare!
Sono sveglia, te l’ho detto! Possono testimoniare tutti coloro che son rimasti in silenzio.
Sono sveglia, te l’ho detto! Possono testimoniare tutti coloro che son rimasti in silenzio.
No, non è
vero che non abbiano espresso un’opinione: silenzio assenso!
È un dato di
fatto questo.
“Dato di
fatto”, possibile che proprio io abbia detto così?
Io che con i
dati proprio non riesco a fare amicizia, io che preferisco i sogni a tutto
quello che si può toccare.
I fatti si possono toccare?
Sì, quindi non li preferisco.
I fatti si possono toccare?
Sì, quindi non li preferisco.
Logico, no?
Ho detto:
“logico”?
Sì, l’ho appena detto e mi preoccupo.
Sì, l’ho appena detto e mi preoccupo.
“Clementina? Clementina, svegliati: è ora!”
Ancora tu?
Va bene, se
tutto questo silenzio non ti basta per dirti che sono sveglia, allora chiedi a
Ottavio. Ottavio sa tutto di me anche se io non lo devo sapere. So cosa state
pensando. Anche io so tutto, non solo Ottavio, con la differenza che voi sapete
che io so. Ah, ma che parlo a fare con voi, mica siete voi a sapere. La voce
no! No, no, no. Non deve sapere. Perché? Perché l’affare scotta, ma soprattutto
non è affar vostro.
“Clementina? Clementina, svegliati: è ora!”
“Clementina? Clementina, svegliati: è ora!”
È ora! Ha
ragione la voce. Ragioniamo, sono ben otto, forse sei, forse qualcosa in più o
in meno che sono sveglia, ma la voce non lo sa. Voi sì, ma siete discreti e non
direte niente alla voce. Avete già detto troppo prima stando zitti. In cambio
non avrete nulla se non tutto. La vita? Vi basta? Basta che stiate zitti e non
se ne parli più: shhh!
È ora! Come ha fatto ad arrivare così in fretta? Qualcuno avrebbe potuto avvisarmi, no? La voce, la voce non sa quel che dice. Dico, qualcun altro che sa cosa dire c’è? Salti fuori, adesso o mai più, in un boing. A saltare son tutti i miei appuntamenti. Eh, se ti fossi svegliata per tempo! Ma io ero sveglia! Voi lo sapevate. Tutti, meno la voce che non ha mai smesso di chiamarmi.
È ora! Come ha fatto ad arrivare così in fretta? Qualcuno avrebbe potuto avvisarmi, no? La voce, la voce non sa quel che dice. Dico, qualcun altro che sa cosa dire c’è? Salti fuori, adesso o mai più, in un boing. A saltare son tutti i miei appuntamenti. Eh, se ti fossi svegliata per tempo! Ma io ero sveglia! Voi lo sapevate. Tutti, meno la voce che non ha mai smesso di chiamarmi.
Sono sveglia
e adesso?
“Clementina? Clementina, svegliati: è ora!”
Era ora!
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