14 gennaio 2019

nelle terre di nessundove





disegno di @valentinaluberto

Dove sono finite tutte le cose che non siamo riusciti a dire? Quelle che si sono fermate sulla punta della lingua e non sono andate più in là, o che abbiamo tenuto strette nella smorfia di una bocca serrata a fatica? Ci ho pensato e non lo so; però, se provo a immaginarle, le vedo tutte chiuse in una busta di cui nessuno ha inumidito i lembi perché potessero sentirsi libere di uscire fuori da un momento all’altro. In una di quelle lettere mai spedite, scritte con un tratto d’inchiostro sbiadito dal tempo perché non sono più state cercate. Sono lì, dimenticate. Nessuno si ricorda più che cosa avevano di così importante da dire. Qualcuno non sapeva neppure le dovesse ascoltare. Si dissolvono tra le trame della carta, lasciando un segno che faccia immaginare quel tanto che basta per sentire quei pensieri che non hanno avuto abbastanza coraggio per essere espressi. Lì, dove chi le ha scritte sa che le potrà cercare e chi non le ha mai ascoltate non sa cosa avrebbe potuto trovare.



[Le terre di nessundove non mi sono mai piaciute, ci sono troppe possibilità e nessuna. Non ci sono io, mai.]




 

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