disegno di @valentinaluberto
Dove sono finite tutte le cose che non siamo riusciti a
dire? Quelle che si sono fermate sulla punta della lingua e non sono andate più
in là, o che abbiamo tenuto strette nella smorfia di una bocca serrata a
fatica? Ci ho pensato e non lo so; però, se provo a immaginarle, le vedo tutte
chiuse in una busta di cui nessuno ha inumidito i lembi perché potessero
sentirsi libere di uscire fuori da un momento all’altro. In una di quelle
lettere mai spedite, scritte con un tratto d’inchiostro sbiadito dal tempo
perché non sono più state cercate. Sono lì, dimenticate. Nessuno si ricorda più
che cosa avevano di così importante da dire. Qualcuno non sapeva neppure le
dovesse ascoltare. Si dissolvono tra le trame della carta, lasciando un segno
che faccia immaginare quel tanto che basta per sentire quei pensieri che non
hanno avuto abbastanza coraggio per essere espressi. Lì, dove chi le ha scritte
sa che le potrà cercare e chi non le ha mai ascoltate non sa cosa avrebbe
potuto trovare.
[Le terre di nessundove non mi sono mai piaciute, ci sono
troppe possibilità e nessuna. Non ci sono io, mai.]
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