Immagine dal web
Ditemi se si può andar via per
una lisca di traverso!
Io quel pescetto l’ho pappato
in un sol boccone solo per far colpo su Lola, una dolcezza tutta pelo bianco e
fusa. Quella gattina mi desiderava, io su certe cose non posso sbagliarmi, sono
un playcat e quello sguardo fisso su di me era inequivocabile: mi mangiava con
gli occhi. Lei mangiava me e io dovevo mangiare il pescetto senza troppi
complimenti, così avrebbe capito all’istante quanto fossi determinato!
L’amor mi è stato fatale e il
prossimo che dice "d’amore non si muore", lo riempio di graffi!
Per quella gattina n’è valsa la
pena e un gatto seduttore come me non poteva che andar via così: lasciando un
cuore inconsolabile per sempre.
Andar via…
In verità, io sono ancora qui,
o meglio, ci sono, ma sono meno evidente, non mi faccio notare, non mi vede
nessuno, sono un fantasma, ecco. Ho una missione, nessuno me l’ha detto, ma ho
visto tanti film sull’argomento. Se non sono ancora andato è perché devo
portare a termine qualcosa. L’unico pensiero che mi viene in mente è: Luigino,
sveglia!
È il mio padroncino ed è
innamorato. Una cosa naturale alla sua età, direte voi. Un’impresa impossibile
farlo lanciare, dico io. Ho deciso che la mia missione sarà aiutarlo a
conquistare la brunetta con la puzza sotto il naso, insomma, quella che gli
piace tanto.
Luigino, non temere, Alfonso il
gatto ganzo è qui per te!
Sono mesi che mi preparo per questo
momento.
Da quel giorno che ho incontrato
Domitilla, davanti alla pasticceria, non riesco a pensare ad altro.
Mi sento incoraggiato, ha sorriso,
sentendo pronunciare il mio nome.
Luigino, non partire in quarta
che tu hai difficoltà anche a partire in prima.
Ha sorriso?
Per forza!
Un giovanotto grande e grosso che
si presenta come Luigino!
Davanti ai suoi occhi, anche i babà
ripieni di crema, che facevano bella mostra di sé nella vetrina, hanno perso in
un attimo ogni attrattiva.
Tu che rinunci a un babà
ripieno? La cosa è seria.
Solo Domitilla riuscivo a vedere.
Sfido! Con quella patata al
posto del naso!
Sei proprio sicuro che questa
Domitilla ti piaccia?
Luigino?
Mi senti?
No, non mi sente.
Mammina sarebbe fiera di me, o
forse no. Mi sembra di sentirla raccontare al gatto Alfonso quanto io sia
bambacione. Come se la colpa, poi, fosse solo mia.
Tu senti lei, ma non puoi
sapere quante volte abbia voluto spegnerla quella voce da trombone intasato.
Lascia stare quello strumento sfiatato! Vuoi conquistare Domitilla, concentrati
su questo.
Che vada a strombazzare
altrove, mammina.
Sono cresciuto senza un padre e con
una madre che seguiva, borbottando, ogni mio passo.
Anche quando provavo ad allacciarmi
le scarpe, dovevo essere supervisionato da lei.
“Non si sa mai cosa possa
succedere, se ti tagliassi un dito?”.
A lei avrebbero dovuto tagliare
la lingua!
Ho indossato il papillon a pois che
mi ha regalato lei il giorno del diploma; una spruzzata di acqua di colonia, quella
per le grandi occasioni; ho addirittura lucidato le scarpe come da buon figlio
mi è stato insegnato.
E
le avrebbero dovuto tagliare anche la carta di credito quando ti ha comprato
quell’orrendo papillon a pois. Un pugno nell’occhio.
Non
dirmi che l’acqua di colonia è quella al borotalco che ti ha regalato, sempre
mammina, il giorno della prima comunione. Nauseabonda.
Taccio
sulle scarpe, non saranno le stringate in finto coccodrillo? Sono quelle, come
non detto.
La camicia stirata di fresco è un
po’ più aderente rispetto all’ultima volta che l’ho indossata per il matrimonio
di zio Ernesto.
No,
la camicia del matrimonio di zio Ernesto, no!
È
un appuntamento o una festa in maschera?
Lo specchio è implacabile a evidenziare i troppi babà ripieni che mi hanno fatto cadere in tentazione!
Luigino,
l’esubero di girovita è davvero l’ultimo dei tuoi problemi.
Sai
come si dice, “uomo di pancia, uomo di sostanza”.
Piuttosto,
dobbiamo trovare un modo per distrarre Domitilla dalla tua mise.
Il tempo di un’ultima occhiata alla
mia immagine riflessa, un saluto a mammina che mi guarda sconsolata e mi
ritrovo in strada, a pochi passi dal mio amore.
Basta
guardarsi inutilmente allo specchio. Quel che è fatto è fatto e per te,
conciato così, c’è ben poco da fare. Adesso, molla mammina e vai!
Giro
l'angolo e la vedo in tutta la sua bellezza. Domitilla è ferma davanti alla
pasticceria, e, invece di correrle incontro, mi blocco.
Devo fare qualcosa. Ehi, voi lassù!
Mi rivolgo soprattutto alle gattine fantasmine, se mi volete lì, aiutatemi a
spingere questo ragazzone verso la sua bella, carina, passabile, va be’, piace
a lui.
Non
riesco a fare un passo, ho le mani sudate, il cuore batte all'impazzata. Sembrava
così semplice mentre facevo le prove davanti allo specchio.
Oh,
se il gatto Alfonso fosse con me! Lui saprebbe come aiutarmi.
Ci sono Luigino, vai!
Improvvisamente
mi sento sfiorare una gamba, guardo verso il basso ma non vedo niente. È come
se qualcosa mi spingesse ad andare, sempre più insistente.
Che fatica. Ti concedo un ultimo
babà, proprio perché è il tuo primo appuntamento, ma la prossima volta che ne
prendi uno ti graffio!
Vado!
È andato!
È bastato sgattaiolare tra le gambe
della sua Domitilla per farla cadere tra le sue braccia. Lui ha tentato di
darle un timido bacio, il nasone di lei gliel’ha impedito.
Pazienza, per questa volta si
accontenterà della dolcezza del babà, mentre io lascio questo mondo qua per
scompigliare quello di là.
Grazie a Chiara Lazzaro che ha scritto con me questa 'fantasmagorica' storia di dolcezza e passione (quella del gatto Alfonso nel riuscire ad aiutare Luigino alla conquista del suo amor) :D
È stato divertente scrivere con te. Alfonso, Luigino e Domitilla sono nati in modo così naturale che quasi ne sono stupita.
RispondiEliminaEsperienza da ripetere!
Grazie alla tua splendida penna!
Abbraccio
Grazie alla tua, Chiara.
EliminaTi abbraccio forte, in un miao :D
Molto particolare, credo che il tuo tipo di scrittura sognate ben si aggradi con storie del genere...
RispondiEliminaCiao Cali,
Eliminaio e Chiara siamo contente ti piaccia questa storia :)
è assolutamente delizioso questo racconto scritto a più mani, mani in sintonia, che si fondono, armonizzano, in perfetta empatia.
RispondiEliminaSì Alba :)
Eliminauna inaspettata e bella combinazione, soprattutto nel processo creativo, per il resto, lasciamo la parola a voi lettori ;)
Grazie!