Amori liquidi- abbraccio, Irene Salvatori
Ho trovato il nostro posto. Che, poi, nemmeno lo sapevo ne
avessimo uno. È che io son distratta e certi posti devono proprio venirmi
incontro per scoprire che ci sono. Questa sera no, nessuna distrazione. Ti sono
venuta a cercare. Non ti ho trovato, ma ho trovato il nostro posto. Quello che
nemmeno sapevamo di avere e invece c’è. C’è sempre stato. Quello che magari mi
ricorderò solo io e che tu non saprai mai di avere. Quello di cui conserverò la
mappa che ne disegna il sentiero per evitare che si cancelli per sempre. Anche
se è impossibile che si cancelli. È che quando trovi un posto in cui non sei
solo puoi anche disegnarlo con i gessetti colorati o il carboncino e
scommettere che nessuna pioggia o temporale potrà mai cancellarlo, anche se ce
la mette tutta per farlo. È che in quel posto, anche se torni a visitarlo
soltanto tu, non sei mai solo. Sì, se provi a cantare la strofa di una canzone,
magari quella che non è nemmeno più lei, per quanto l’abbiamo cantata, puoi
ascoltare l’eco che ti ricorda che ci sei solo tu. Ma no, non sei da solo lì
perché lì ci sono appuntamenti che non si cancellano, attese che hanno sognato,
meraviglie che hanno sorpreso. Forse quello è il luogo in cui siamo sempre stati insieme per
davvero. Ed è bello e triste insieme. Bello perché c’è qualcosa che racconta di
noi e triste perché è l’unica cosa reale e vera che abbiamo. Ho trovato il nostro
posto. Adesso so che ne abbiamo uno. Io sì, tu… non è più importante.
Ecco, Vale
RispondiEliminaquesto è un testo che potrebbe essere "ridotto" in poesia. Credo.
Maria, ci proveremo ineieme :)
Eliminal'ho letto tre volte e forse continuerò a farlo. Meraviglia
RispondiEliminaL'ho riletto diverse volte anche io e non perché sia bello, ma perché, nonostante quello che possa sembrare, tutto quello che ho scritto è reale.
EliminaQualche volta inciampi in luoghi che nemmeno sai che esistano.
Io, ieri sera, ho trovato un posto così.
Una cosa reale, che si può stringere tra le mani e che, al di là delle storie che porta con sé, ne racconta una che si è persa. Adesso è così...
Grazie per aver sentito con me.
biancumè aveva ragione. valeva la pena prendersi un attimo per leggerlo...poesia. senza bisogno di riduzioni. grazie.
RispondiEliminaGrazie a te per aver letto e un sorriso :)
Eliminamateretlabora, vorrei precisare che la "riduzione" in poesia era un discorso tecnico fatto con Valentina. :)
Elimina"È che in quel posto, anche se torni a visitarlo soltanto tu, non sei mai solo."
RispondiEliminaE' vero. Quando una persona va via allora l'unico modo per ritrovarla e trovare questi luoghi, a volte veri, a volti della mente, allora ti accartocci come una poesia scritta su un foglio e ti leggi dal di dentro, e così nel ripostiglio della memoria ti fai spazio e respiri un po' quella persona. Che non c'è.
Sì :) Il mio posto nemmeno sapevo ci fosse, però poi mi ha trovata ed è realmente una cosa vera, che si può anche stringere tra le mani :)
EliminaÈ come dici tu, come dico io. Che poi è lo stesso, che poi ci sarà un motivo per cui io e te ci siamo trovati ;)
Vedi?! Tu mi ricordi il senso della scrittura qui sopra, il senso mio cha a volte smarrisco (che pure io sono assai distratta) e la poesia con cui racconti l'incontro con il tuo posto (vostro) si amplifica perchè io riconosco lo stesso sentire e forse lo stesso posto. Che poi quando trovi certi posti smarrisci l'amarezza della perdita, peccato che la strada per i posti non sia indicata su nessuna mappa, io l'ho scoperto strada facendo che sono i posti che vengono da te (ma solo "certi" posti, il supermercato, per esempio, no -mai-)
RispondiEliminaApplausi :-)
Sorrido :D perché ci sono cose che scrivo in pochi minuti pensando che siano davvero mie e che al resto del mondo possa importare poco di quei pensieri. Poi arriva chi, come te, sente con me ed è sempre una bella sorpresa. Grazie e un abbraccio...
RispondiEliminaah, sì, certi posti non sono proprio il supermercato, hai proprio ragione ;)
leggere e ritrovare sensazioni che sembrano tue... questa è la magia della scrittura, arrivare con le parole a schiudere porte dell'anima, descrivere quel "quid" che unisce luoghi, persone, sentimenti e rievocarli dalla memoria di chi legge, per poi fargli dire "si è proprio così"...
RispondiEliminaCiao principessa,
RispondiEliminase hai "sentito" proprio così, che dire?
È una gioia, proprio una gioia :)
Benvenuta!
ha ragione Maria................è una meravigliosa poesia
RispondiElimina<3
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