Grani impertinenti
…una tranquilla vita da giardino
- QUARTA PARTE -
…una tranquilla vita da giardino
- QUARTA PARTE -
“Mely…Mely! A che pensi?”
“A nulla Flaffy…o meglio, al Coso”
“Ho un piano, ma dovremo essere molto veloci. Da quand’è che non corri?”
“Fammi pensare, se non prendiamo in considerazione quella volta che son dovuta scappare per aver sostituito la spazzolapetali a Marghe con i pennelli per spolverare le fragole, ancora intinti di rosso; e no, suppongo non conti neppure quella volta che ho legato le radici a Pioppo per farlo cadere ai piedi di Betulla…non credo d’aver mai corso sul serio, Flaffy!”
“Come? Tu, hai contribuito alla nascita dell’inutile flirt tra Bety e quel rude Pioppo?”
“Flaffy, io volevo solo sminuirlo agli occhi della tua amata. Ho pensato: se cadesse, Betulla lo troverebbe ridicolo…”
“Ma non è stato così!”
“Non potevo sapere che Betulla avesse appena terminato il corso da crocerossina e cercasse cavie su cui sperimentare…”
“Non so se riuscirò mai a perdonarti per questo tradimento, ma ti dicevo…”
“Flaffy, ma io, sul serio non volevo…”
“Ok, tregua! Torniamo al Coso”
“Spara!”
“Boom!”
“Flaffy!”
“Così, per stemperare la tensione che tra un po’ creerò…”
“Veloce, l’hai detto tu!”
“Ho un’informazione segretissima. Ho saputo, da fonti attendibili, che il Coso pratica corsa campestre, con una certa regolarità”
“Abbiamo un orario e dei giorni, quindi”
“No, è furbo. Cambia sempre orari e qualche volta corre due volte in un giorno, saltandone uno”
“Astuto!”
“Odioso, direi”
“Concordo, però, se sai che va a correre, vuol dire che c’è qualcuno che l’ha visto! Potrebbe darci informazioni e dirci almeno com’è, prima che lo scoviamo noi!”
“Non l’ha visto nessuno, purtroppo. La soffiata me l’ha fatta la commessa del negozio d'abbigliamento del centro sportivo: “Se ti vesti qui da noi, sarai in forma più che mai”. Sento di crederle…”
“Ho qualche difficoltà a dare fiducia a qualcuno che lavori in un negozio con quel nome… Comunque, lo sapevo!”
“Cosa?”
“Che quella commessa svampita avesse un debole per te. Come sia possibile non me lo spiego…lavora in un negozio d’abbigliamento. Ok, abbigliamento sportivo, ma anche per fare sport ci vuole gusto nel vestire, e tu, tu ti vesti in modo così…”
“Mely! Cosa vorresti dire?”
“Ehm…dicevo…e tu, ecco, tu non mi fai finire di parlare. Cosa ti ha detto?”
“Pare che, un mese fa, sia arrivato in negozio un ingente compenso in cambio di una fornitura di scarpe da ginnastica, cappellini e mantelline in felpa, stampate con piccoli teschi”
“Mantelline in felpa con teschi? Siamo sicuri che il Coso pratichi corsa campestre? Nessuna tuta?”
“Potrebbe averne già una buona fornitura, oppure, non usa la tuta”
“Corsa campestre in mantellina di felpa con teschietti. Interessante, il Gazzettino del vicino malandrino, potrebbe anche pagarci il doppio”
“Mely, non vogliamo scovarlo a scopo di lucro”
“Sì, ma qualche soldino per ravvivare le nostre aiuole e rendere più allegro il condominio, non sarebbe da rifiutare”
“Intanto, pensiamo a come fare per coglierlo di sorpresa…dici davvero la commessa del negozio sportivo mi abbia notato?”
“Che c’entra lei, adesso? Ad ogni modo, sì, ti ha notato! Non foss’altro per quei pantaloni a fiori arancioni…chi non ti avrebbe notato, sono un pugno…”
“Non essere insolente, Mely!”
“Intendevo un pugno, una stretta al cuore, credo siano stati proprio quei pantaloni a rapirla. Però, ti avviso, passino quegli assurdi pantaloni o il tuo orrendo giubotto bianco, ma…le manteline di flanella con i teschietti, proprio no!”
“Ah…dovrei chiederle di uscire, è simpatica, carina, a suo modo, sensuale. Credo che la inviterò per un aperitivo, anche se…”
“Anche se…cosa?”
“Il mio cuore appartiene a Bety”
“Flaffy, schioda il pensiero da quella spilungona smunta e pensa ad altro. E visto che ci sei, schioda anche il tuo orrendo chiodo bianco…”
“Il chiodo non lo abbandonerò MAI, a meno che Bety non mi chieda di uscire. Proverò a pensare ad altro, a distrarmi, Mely. Anche se Betulla…”
...intanto, il Coso
scarabocchio di naimablu
[continua...]
Nessun commento:
Posta un commento