11 ottobre 2020

Quando penso a te, non penso.


 Quando penso a te, ogni pensiero si ferma. Come ti penso, allora? Non ci penso, ascolto. E sono così gelosa dei nostri segreti che quasi ho timore possa ascoltarli qualcun altro. Così, li tengo a mente e li ripeto come se a confidarmeli fossi ancora tu. Ripercorro ogni parol, faccio piccoli cerchi con il naso all'insù, quando inseguo questo o quel pensiero. Mi fermo, poi. Chiudo gli occhi e sorrido. Tu lo sai e giochi a perdere e prendere le parole per cercare quelle giuste e ritrovare il mio sorriso. Io lo so e ti lascio fare, anche se, qualche volta, vorrei dirti qualcosa che forse non dovrei. Vorrei tante cose che non ti dico e ascolto tutte quelle che non mi dici tu. Così, ci parliamo tra le parole non dette e quelle che ci diciamo a bassa voce. Quasi in silenzio, nel modo in cui solo l'orecchio abituato al suono di una voce che gli è cara sa ascoltare: sa che afferrare tutto non è importante, non gli serve sapere ogni cosa per poter capire. So che non voglio trattenere te né me, mentre ci scopriamo sottovoce come il più prezioso dei segreti da tenere. Sai che tengo a te e al modo in cui mi tieni, come un'equilibrista sul filo che sta per scivolare.



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