13 gennaio 2016

silenzi



  • Il cuore che sente è un cuore sordo [a tutto quello che si oppone alle sue ragioni]. Non è illogico ed estraneo all'analisi, come sembra voler far pensare. È originale. Ha una voce, ma non gli interessa che tutti la conoscano, per questo, qualche volta, non viene compreso. È un insospettabile matematico delle emozioni, un investigatore dalle orecchie tese e gli occhi aperti, un veggente dalle previsioni necessarie e assolute. Il cuore che sente è tutto fuorché distratto. Piuttosto, è un simulatore di noncuranza che cerca, così, di non dare troppo nell'occhio. Se fossero visibili le sue trame, si penserebbe a un cesellatore dei più ricercati intento a trovare, in ogni spazio possibile, una possibilità. Ritaglia il suo mondo, si allontana dal mondo per ritrovarlo nella sua più vera verità. Sua. Il cuore che sente è un cuore sordo, anche se ascolta tutto, nonostante desideri ardentemente essere ascoltato.

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