Questa mattina ho messo via un
po’ di cose: tutte le parole che avrei voluto dire e non dirò più, un bacio e
un foglio strappato da un calendario. Queste cose le ho tenute con me per un
po’, non riuscivo a lasciarle andare. C’era la pioggia. La pioggia porta via
tutto in fretta e io volevo che per l’ultima volta, anche solo con un cenno di
mano veloce, potessi salutare senza che si vedesse troppo la mancanza che già
sentivo di provare. Ho pensato al tempo, a quello che non sono riuscita a
riempire, a quello che si è svuotato senza avvisare e a tutto quello che ho
perso domandandomi dove fosse andato a cacciarsi. Ho pensato anche che la
caccia e il tempo non sono andati mai d’accordo e non ci andranno mai, ché il
tempo si nasconde e ti costringe a contare fin quando non si stanca di stare ad
ascoltarti. D’un tratto la pioggia ha smesso di cadere e io, con l’orologio in
una mano e la consapevolezza che non me ne sarei fatta un bel niente nel cuore,
ho affrettato il passo nella direzione da raggiungere, senza esitare. Il mio
passo veloce non era che un sentiero da tracciare, un’impronta da affidare in
modo che il tempo sapesse come fare ad arrivare. Ed è arrivato, nel bel mezzo
del sentiero di orme liquide è arrivato. Tutte quelle cose che avrei voluto
dire e non dirò più, nel lembo smerigliato della pagina di calendario, strappata
chissà quando e chissà dove, sono scivolate in una pozzanghera insieme a tutto
il tempo che si è stancato di ascoltarmi contare.
Il mio passo veloce non era che un sentiero da tracciare, un’impronta da affidare in modo che il tempo sapesse come fare ad arrivare
RispondiEliminaÈ molto suggestiva l'immagine delle orme liquide *_____*
Ciao, Miri!
EliminaQuella mattina ho trovato il tempo in una pozzanghera, insomma, qualcosa avrà pur voluto dire :D
Baci!