Alessandra Fusi
Io le canzoni tirafuoritutto
non le devo ascoltare!
Prima strofa
No, non ti riconosco. Dico di no. Non mi ricordo. No, proprio no.
Anche se. Quella frase lì, magari. Forse, se mi sforzo un po’. Quella cosa lì, sì,
un po’ più o un po’ meno. Sai che, quasi, quasi…
Seconda strofa
Sì! Quella volta che ci stavo dentro come Alice nel labirinto della
Regina di Cuori, e quell’altra che ero più fuori dei tulipani della signora
Piera che, lo sanno tutti, non ha tulipani, nemmeno uno, ma un balcone a strapiombo
sulla strada sì. Al quinto piano. Mica ero su quel balcone! Io ero il balcone!
Ritornello
Ahi, ahi, ahi! Senti come stridono, strillano, rullano. Le parole
vorticano su un giradischi inceppato. La prima strofa non riesce più a
nascondersi, la seconda non ha nemmeno un segreto. La terza la sai già cantare,
anche se ancora non l’hai ascoltata.
Terza strofa
La so! Nel labirinto della Regina di Cuori io ci sono stata. Inseguivo
un coniglio bianco. Ho lasciato perdere il coniglio bianco e, insieme a lui, ho
perso il tempo. Mi ricordo tutto. Le corse nei viali verdi e rossi. Più rossi
che verdi. Rigorosamente rossi. Solo rossi. O rossi o niente. Perbacco! I graffi
delle rose. Le lacrime smarrite per ciò che si cerca e non c’è. Il Cappellaio
Matto mi ha rubato un bacio. Te lo rendo
al prossimo incontro. La prossima volta. La prossima vita.
Quarta strofa
Il labirinto non c’è più. Il tempo è tornato. Tutto, tranne quello
perso. Il coniglio bianco l’ho lasciato alla Regina di Cuori. No, non mi ha
fatto niente. La Regina di Cuori, forse, gli farà qualcosa. Povero coniglio
bianco.
Ritornello [x 2]
Tanto lo so come va a finire. Anche se lo canto una volta sola.
Facciamo due? E facciamo due!
Quinta strofa
Rivoglio il mio bacio. Le
parole tornano in un frullato, non ne manca nemmeno una. Le mie orecchie le ingoiano tutte.
Sono piena di parole, così piena che potrei regalarne a tutti i pescatori di lettere,
i cacciatori di senso, i giardinieri di aiuole che anche se le vocali ce le
hanno tutte e cinque, qualche parola, di sicuro gli mancherà. Qualche parola
manca sempre, soprattutto quando il Cappellaio Matto ti ruba un bacio e ti fa
una promessa che sa che non potrà mai mantenere se non nel ritornello. Lì ritorna
tutto, torna anche lui.
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