Qualche volta nascondo
piccoli indizi d’inchiostro in luoghi che faccio finta di dimenticare.
Qualche volta mi
dimentico sul serio e gli indizi saltano fuori, per la collera, non per altro.
«Come hai fatto a non
ricordarti? Mi avevi nascosto così bene!» mi dice stizzito il primo indizio
vestito d’inchiostro.
«Lasciala stare, non vedi
che espressione che ha, non la riconosci?», mi viene il soccorso il secondo
indizio d’inchiostro.
«Per la verità, io, miei
cari signori… »
«Non siamo signori, mia
distratta signorina, siamo due indizi d’inchiostro blu, tu scrivi sempre tutto in
blu. A tal proposito, vorrei farti sapere che a noi piacerebbe cambiar colore,
di tanto in tanto», il primo indizio non conosce mezze misure, non me le manda
certo a dire: me le dice e basta!
«Non immaginavo fosse un
problema il blu, provvederò a cambiar colore più spesso, riguardo i
nascondigli, giuro che stavolta proprio ce l’ho messa tutta a ricordare, ma non
l’ho fatto apposta, mi ero sul serio dimenticata di voi».
«Smettila, non vedi che
la metti in difficoltà?», il secondo indizio sembra volersi prender cura di me,
vorrei ricambiare il suo interesse ricordandomi, ma non ricordo, proprio no.
«La prossima volta sta’
più attenta, altrimenti saremo costretti a saltar fuori così, in modo irruento.
Che ci vuole a ricordare il nascondiglio di un piccolo indizio d’inchiostro?». No
proprio fa fatica a essere gentile.
Ricordare, come se fosse
sempre facile ricordare, come se bastasse vestire un indizio di rosso per
trovarlo e sentirne il calore.
«Signorina, non lo dica a quell’indizio
insopportabile, ma io non mi offendo se si dimentica di me o se usa sempre il
blu per vestirmi. Io, quell’espressione tra le sopracciglia e il naso la
conosco, come conosco la piega delle sue labbra e l’ampiezza degli angoli del
suo sorriso e come so che non è proprio necessario che si preoccupi di darmi
considerazione stasera. Sa cosa le dico? Appena si distrae un po’ scivolo via e
chissà che quando ci rivedremo le geometrie del suo viso non siano cambiate. Lo
lasci brontolare quell’indizio impertinente, quando avrà finito di dire tutto quel
che ha da dire la smetterà».
«Perché mi dà del lei?»
«Perché, nonostante io
sia nato in un luogo a lei molto caro, nonostante mi abbia dedicato cure ed
affetto e nel ritrovarmi le riporterei ricordi di gioia, non è ancora tempo
perché possa sentirmi tanto vicino da darmi del tu. Abito ancora un luogo distante dal suo cuore nonostante sia
proprio lì che mi ha incontrato la prima volta. Volerò via e mi nasconderò bene
perché non riesca a trovarmi, quando mi ritroverà, sarà la geometria del suo viso
a dirmi come rivolgermi a lei, per il momento le auguro di trovare indizi
brontoloni come il mio amico. Quelli come lui, possono permettersi di
brontolare e di ignorare la geometria e le dirò di più, sono anche molto più
simpatici di quel che sembrano. È tempo di andare adesso, ma ci ritroveremo».
Che strano quell’indizio,
tanto preoccupato per me e altrettanto veloce a scomparire:
“… abito ancora un luogo distante dal suo cuore nonostante sia
proprio lì che mi ha incontrato la prima volta”, credo abbia proprio
ragione e che, per stasera, chiuderò l’indizio brontolone in un bel
nascondiglio da ricordare, dimenticherò il nascondiglio dell’indizio premuroso
e cercherò nuovi colori per vestire altri indizi da nascondere e ritrovare,
altrimenti, poi, saltano fuori: per collera, mica per altro!
Indizio. Che bell'indizio!
RispondiEliminaCiao fratel :D
RispondiEliminaScommetto che hai un debole per quello blu ;)
(è strafottentemente sgorbutico)