Adesso dovrebbe partire una canzone in sottofondo. Parte sempre una canzone in sottofondo in momenti come questo. Che momento è? Non lo so, dimmelo tu, io, intanto, mi siedo, ascolto la canzone e, mentre tu non mi vedi, rubo un pezzetto di torta. Come l’hai fatta, cosa ci hai messo? Vabbe’, ci pensiamo dopo, anche perché, se ti chiedo, scopri che il mio dito indice sa di…pistacchio? Dimmi di sì, dimmi che c’è quel verde, proprio quel verde lì! Mi sistemo sulla sedia, le gambe proprio non ce la fanno a star ferme, intanto, mando giù la torta. Che sapore ha? Non lo so, l’hai fatta tu e di pistacchio nemmeno l’ombra. Ne cerco una per l’occasione, la rubo al mio dito indice che percorre, in tutta fretta, il tragitto tra la torta e la mia bocca, senza dar confidenza a nessuno, s’intende. Ombra trovata! Al momento giusto. Sì? Perché che momento è? Non lo so, tu lo sai? Io so che è andata così: avevo voglia di vederti, sono venuta a trovarti, è partita una canzone, mi son seduta e, mentre cercavi la risposta giusta, ho assaggiato la tua torta. L’ hai trovata? Magari ripasso, magari non è il momento giusto. Grazie per la torta, per l’ombra pistacchio che non c’è, per la canzone e per tutto il da fare che ti sei dato. Ora devo proprio andare, ma ripasso, prometto che lo faccio, non foss’altro per capire in quella torta cosa c’è, forse è lì che hai nascosto la risposta e hai dimenticato. Spero solo di non aver rovinato la tua torta rubandone un po’. Non ho ancora capito se mi piaccia o meno, ma una cosa posso dirtela: con la canzone e tutto il resto, ci sta una meraviglia. Cambierei solo i colori, secondo me il rosso ci sta meglio del marrone, per il resto: BUON APPETITO!
[Dopo vari tentativi per far partire la canzone giusta, sono giunta alla conclusione che: non c'è una canzone giusta! Quindi, fai partire la canzone che ti pare. Io ho già fatto partire la mia]
Mi siedo e aspetto che prendi un dito di quella torta che ho preparato stando sveglio tutta la notte. Troverai l'impronta delle mie dita, il rumore dei miei passi, lo sguardo dei miei occhi bendati, il respiro nella farina, i brividi tra le uova e lo zucchero.
RispondiEliminaPrendi un po' di me: mangialo. Portalo con te. Portalo: via. Via da qui.
Lontano dal mio sguardo. Portami con te, portami dove nessuno può ricordarsi di me.
Abbracciami.
Se tu solo sapessi. Non serve il mio dito furtivo, sporco di panna, per portarti con me. Ci sei, mentre sfoglio i pensieri, tra una corsa e l'altra all'ombra d'un verde pistacchio che non ne vuol sapere di farsi trovare, sempre. Sei, semplicemente. Dentro.
RispondiEliminail pistacchio credo di averlo rubato io un secondo prima di te...
RispondiEliminacome adoro il pistacchio non puoi neanche immaginarlo!
Mi ha sempre affascinato quel guscio marrone che nasconde tutto quel verde pronto a sciogliersi in bocca per non farsi dimenticare...
Torta magnifica e buon appetito a te!
:D
felice di dividerlo con te. Anch'io ho una passione per il pistacchio dolce o salato che sia. Un sorriso...verde pistacchio. Visto che l'abbiamo trovato?
RispondiEliminacome siete carine tutte e due :***
RispondiEliminaoh, ma anche tu sei carino :)
RispondiEliminaI tuoi post riescono sempre a dare immagini complete, sensi appagati, udito, olfatto, visione e gusto....grande gusto donzella davvero.
RispondiEliminaUn abbraccio iO e Alice
Grazie Ragazze ;) ma voi, che canzone avreste fatto partire e, soprattutto, il pistacchio, c'era o non c'era?
RispondiEliminaUn bacio