24 ore, Sergio Frediani
Tutto è giallo. Un’enorme distesa d’acqua, terra, luce, sole e chi più ne ha più ne metta, proprio così: gialla! Sole, sale, solo. Solo che io, io dovrei ancora fare la valigia, ma qualcosa la lascio a casa. Cosa? Sì, qualcosa la lascio a casa, ti lascio a casa, ti chiudo nella scatola che canta e ti tappo la bocca e anche gli occhi e anche le orecchie. Schhh...! Silenzio, solo silenzio, nella scatola che canta canzoni senza capo né coda. No, no, i capelli li tengo sciolti: la coda è un limite alla loro libertà svolazzante e strafottente. Intanto i vestiti son diversi, le scarpe son diverse, i sandali sanno già di polvere e vento, polvere e vento, polvere. Soffio! La polvere è volata via insieme al vento, poi, il vento ha cambiato strada. Chissà perché e chissà per come. Come, come, cosa? Cosa ci faccio qui, in mezzo a questa enorme distesa gialla d’acqua, terra, luce, sole tutta sola? La valigia, è gialla anche la valigia. Ho ingoiato un moscerino. Tutto normale, tutti contenti, tutto dentro la valigia e tu: silenzio, se non la smetti di far chiasso ti imbavaglio con la coda d’una canzone senza coda. E non sto scherzando. Rido!
anche tu- nella valigia- hai delle creature strane. ragazza, lo sapevo!
RispondiEliminagià, quella valigia lì ne ha un sacco da raccontare, ma preferisce la valigia, garantisce più privacy.
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