Le corde sensible, R.MagritteQualche volta ci penso, non succede sempre: qualche volta, né più né meno. Più o meno succede così, qualche volta. Succede che arrivi il vento come quella sera, non una sera qualsiasi: quella sera fredda che piangeva. Arrivi tu. Tu, voglio dire, il vento. Da dove arrivi? Dove abiti adesso e, dimmi, una casa ce l'hai? No, non ce l'hai...almeno credo. Almeno, ti fermi per un po'? In giardino è fiorito il mandorlo e dei suoi fiori ha fatto un letto di nuvola. Solo per te. Continuo a pensarci, tra un sogno e l'altro, tra i petali disfatti d'un letto vuoto. Qualche volta volo via per non pensarci più. Qualche volta, né più né meno.
"Petali disfatti d'un letto vuoto"
RispondiEliminaIl gelo di tramontana batte tra il sole e i muri della stanza.
Il concetto semplicissimo di una presenza oramai svanita tra queste lenzuola fredde...basta a rendere lacrima un'intera vita.
Già..da dove arriva?
RispondiEliminaA volte vorremo ci portasse via con lui.
Un abbracciO iO e Alice
* Franz: il vento ritorna, muta forma, ma non sostanza e quei petali disfatti non sono che traccia di qualcosa che non c'è più e, al contempo, di qualcosa che arriverà,quando meno ce lo aspettiamo, come il vento.
RispondiEliminaGrazie per il tuo passaggio che poco somiglia a quel gelo di tramontana di cui dici.
* Te & Alice: magari, un giorno, si fermerà a raccontare e narrerà d'un posto molto più vicino di quanto si creda. Intanto, che sia messaggero d'emozioni, aldilà di quando, per quanto e come giungeranno.
RispondiEliminaUn abbraccio di vento per Voi, piccole care amiche :)
Ma proprio mi piaci...mi piace come arredi le parole e le sistemi, mi piace lo spazio che ne crei, tra loro e "noi"...
RispondiElimina:-) Mrs QT
Ciao Mrs QT :) io dico che mi piacete voi che vi accomodate tra i miei pensieriparole regalando loro quelle sfumature che io non son stata capace di dargli.
RispondiEliminaUn baciotto